Torna l’antico rituale del Falò di San Giorgio si parte domenica 23 aprile alle ore 21, quando i bambini accenderanno il falò in Piazza Martiri dell’Olivetta. Prima, però, verrà issata la “Penolla” (già innalzata da qualche giorno): un alto fusto attorno alla quale si costruirà la catasta di legname, rami e fronde che allo scoccare delle 21 all’orologio della parrocchia di Divo Martino, si trasformerà in falò. Tradizione si è detto: la stessa che vuole vedere la “Penolla” cadere verso il mare in segno di buon augurio e buon auspicio.
La Domenica successiva, quella del 30 aprile, dalle ore 21 partirà la solenne processione dell’Arca – con le sante reliquie di San Giorgio – a salutare tutte le vie del Borgo.
Domenica prossima un antichissimo rituale tornerà a Portofino,si inizierà alle ore 21, quando i bambini accenderanno il falò in Piazza Martiri dell’Olivetta. Prima, però, verrà issata la “Penolla” (già innalzata da qualche giorno): un alto fusto attorno alla quale si costruirà la catasta di legname, rami e fronde che allo scoccare delle 21 all’orologio della parrocchia di Divo Martino, si trasformerà in falò. Tradizione si è detto: la stessa che vuole vedere la “Penolla” cadere verso il mare in segno di buon augurio e buon auspicio.
La Domenica successiva, quella del 30 aprile, dalle ore 21 partirà la solenne processione dell’Arca , con le sante reliquie di San Giorgio , a lui è dedicata la bellissima chiesa che domina il borgo .
Torna a Chiavari dal 22 al 23 aprile il T.A.M. Tigullio Auto Moto
Esposizione di auto e moto storiche, sportive e commerciali, sul lungomare e nel Porto , con esibizioni dinamiche
Levanto non è solo la porta delle Cinque Terre, ma molto di più.. , ne rimarrete sicuramente colpiti! Provare per credere!
Con la spiaggia soddisfi i bimbi e le persone anziane; ma se solo hai una barchetta, o una canoa (che puoi anche affittare) ti si apre un mondo di mare pulito, grotte, pesci, insenature, colori, emozioni, sassi bianchi e tondi, rocce rosse. A destra in un’ora potrai essere a Portofino; a sinistra a Portovenere; guardando a sud in poco meno di 3 ore puoi toccare la Corsica. E poi in mezzo le Cinqueterre.
Qui potrai vivere l’esperienza di pedalare (Pista ciclo pedonale maremoti Levanto -Framura) a strapiombo sul mare nel tracciato del antica ferrovia , e tra le gallerie goderti un bagno rinfrescante nelle incantevoli spiaggete nascoste . Le bici si possono noleggiare anche elettriche, ma si può anche solo passeggiare .
Levanto è divenuto negli ultimi anni una meta indiscussa del surf da onda nel nord Italia.
Il suo ampio golfo permette la creazione di onde surfabili per lo più quando spirano venti di Libeccio e di Maestrale ma talvolta il mare è praticabile anche con di forti venti di Scirocco. La contemporanea presenza di fondali sabbiosi (negli spot del Casinò e della Pietra), misti (Pipetta) e rocciosi (Nadia e Gritta) permette la formazione di onde di diversa misura e qualità, ma la fama di Levanto –considerato da molti un “big wave spot”- è dovuta più che altro alle dimensioni (anche oltre i 3 metri) delle onde che si riescono a fomare in determinate condizioni.
Il riconoscimento ufficiale del circuito surfistico non ha tardato ad arrivare: negli ultimi tempi Levanto ha ospitato manifestazioni surfistiche di gran pregio come il “Quicksilver big wave invitational” nel 2000 e nel 2001 ed il “Salomon Blue Games” nel 2005, eventi che hanno definitivamente portato al consolidamento di una vera e propria cultura del surf in paeseLa gente non è mai banale.
Qualcuno dice di venire qui perché sono tutti pazzi ed in effetti una piccola dose di pazzia aleggia in paese. Ma è una pazzia positiva, che crea dei bei personaggi. Anche creativi. Molti vi sono arrivati e mai più ripartiti. All’inizio se sei foresto ti guardano con un po’ di diffidenza; ma dopo un po’ non è difficile diventare uno di loro. Basta essere un po’ pazzo…
Il cibo non è mai banale. A Levanto mangi mediamente bene. Puoi trovare tutta l’espressione della cucina ligure o cose che si fanno solo qui, come i Gattafin, frittelle piene di erbette e formaggio. Il pesce la fa da padrone e le acciughe sono le regine. Ma anche pesce relativamente povero come i Rondanini, i pesci Spatola (che qui chiamano lama) accanto a quello ricco come orate, branzini, saraghi, ricciole, tonni, spada etc. Da un po’ di anni si sono anche ingegnati a fare dei vini molto buoni. In autunno scoppia il tripudio di funghi, perchè le colline nei dintorni sono piene di castagni.
Per ulteriori informazioni www.visitlevanto.it